Tango nel Salento – Profumo di donna

Tango nel salento

“Profumo di donna”: il tango nel Salento. La manifestazione dal 31 marzo al 2 aprile 2017

Tango nel salento: si inaugura il 31 marzo alle ore 18,00 a Palazzo Turrisi a Lecce, l’evento “Profumo di Donna. Il Femminile nel tango. Dall’immaginario poetico ai processi di emancipazione il ruolo della donna dal Tango delle origini ai nostri giorni”, realizzato dall’associazione Salentango Lecce in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce. Inserito nella rassegna culturale Itinerario Rosa, l’incredibile evento prevede milongas, conferenze, tangorecital, proiezioni e lezioni tutte legate al tango e al ruolo della donna.

All’inaugurazione sarà presente il Sindaco Paolo Perrone e l’assessore al Turismo della città di Lecce. Subito dopo la conferenza-conversazione su “Tango nel salento: dalle origini agli anni 40 del ‘900, ruolo della donna nel tango come riflesso sociopolitico del tempo” con Samantha di Paolo (ballerina e insegnate di tango argentino) e Sondra Pranzo (presidente dell’associazione Salentango). Alle 21 avrà inizio “Profumo di donna”, milonga di inaugurazione e serata danzante di tango argentino con selezioni musicali di Madia Annese, la signora del tango e miradauniversal.

Sabato 1 aprile sarà la volta di uno stage di tecnica con Samantha di Paolo, dalle 16.00 alle 18.00, incentrato su eleganza, qualità e tecnica dei movimenti; alle 19.00 conferenza sul ruolo della donna nel tango e il relativo riflesso sociopolitico. Alle 21.00 “A viva voz”, tangorecital in prosa, poesia, monologhi, musica con Simone Franco (voce), Alessandro Gazza (arcodeon).

Domenica si riparte alle 11.00 con un seminario su tango nel salento e musica: un excursus storico alla scoperta delle donne del tango. Alle 12.30 aperitango. A partire dalle 16.30 nuovi seminari per scoprire l’evoluzione del tango e del ruolo femminile, sempre tenuti da Samantha Di Paola e Sondra Pranzo. Chiude l’evento la festa milonga.

Per avere tutti dettagli e  e informazioni inerenti al tango nel salento visita il sito: http://www.lecceprima.it/eventi/cultura/lecce-eventi-tango.html

Festa della donna nel Salento 2017, come trascorrerla nel Salento

festa della donna nel salento

Festa della Donna nel Salento 2017

La speciale ricorrenza dell’8 marzo celebra ogni anno la lotta delle donne per la rivendicazione dei propri diritti politici, economici e sociali e ricorda le discriminazioni e le violenze subite negli anni e ancora oggi in alcune parti del globo. La Festa della donna nel salento è occasione per ripensare al ruolo della donna e alla sua storia nel tempo. Per questo ficcano eventi in tutto il mondo sia di carattere culturale, sia di puro divertimento.
Il Salento si contraddistingue per le numerose manifestazioni a favore della donna. Ecco quelle più significative:

  • Lecce ospita il progetto Itinerario Rosa, che si pone l’obiettivo di valorizzare la donna dal punto di vista sociale e culturale, utilizzando la splendida location della città barocca. Proprio mercoledì 8 Marzo in Piazza Sant’Oronzo, si condurranno le partecipanti a visitare i luoghi più suggestivi della “città per le donne”. Nel pomeriggio con la collaborazione della Pro Loco si illustreranno gli itinerari rosa tra letteratura e territorio dal 2007 al 2017.
  • Ancora a Lecce, sulla scia delle iniziative lanciate dal MIBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) per la Giornata internazionale della donna, #8marzoalmuseo, presso il Museo Sigismondo Castromediano, si terrà una mostra dal titolo “Il Museo racconta la donna: ruoli e stereotipi al femminile nelle opere del Castromediano”. Tre diversi percorsi culturali tra archeologia, storia dell’arte e letteratura che avranno inizio alle 17.30. L’ingresso è gratuito.
  • A Galatina presso Cantina Terribile, al ristorante Corte Del Fuoco si celebra la Festa delle donne del vino. Si tratta della prima edizione di un evento tutto italiano che vede diverse manifestazioni in tutta la penisola. Il principale obiettivo è quello di sfidare il luogo comune per cui una donna non è adatta alle attività legate dalla produzione del vino e nello stesso tempo esaltare quante, invece, lavorano con dedizione e professionalità in questo campo. La donna del vino della Cantina Terribile di Galatina vi aspetta mercoledì 8 marzo per brindare insieme a quanti amano il vino e per proporre un pomeriggio diverso tra assaggi ed esperienze.  Per seguire tutte le news sull’evento, cliccare qui.
  • Per chi ama il relax, il paesaggio salentino offre tantissime bellezze naturali da visitare e contemplare. Se siete alla ricerca di un momento di benessere  per la Festa delle donna l’Hotel Tricase 4 stelle con SPA vi offre uno specialissimo pacchetto – soggiorno tra relax, coccole e massaggi. Da non sottovalutare!
  • Per finire, numerose sono le iniziative di puro divertimento in ristoranti, pub e discoteche dislocate in tutto il territorio salentino, da Gallipoli con la serata al Premier, a Galatina con la cena all’ Incoho… da tenere d’occhio sia da Salento vip  che da Lecce Night.

A voi la scelta! Buona Festa della donna nel salento!

Sport in favore del turismo

LaGiovaneItalia

Sport Trofeo Caroli Hotels Under 13, 23-28 febbraio 2017

Pochi giorni ancora al fischio d’inizio di questo straordinario evento che coniuga sport, cultura e promozione territoriale. Il 23 febbraio, infatti, avrà inizio il Trofeo Caroli Hotels Under 13, torneo di calcio giovanile per la Categoria Esordienti (2004 per le società dilettantistiche e scuole calcio – 2005 per le società professionistiche), organizzato dall’ASD Capo di Leuca in collaborazione con Caroli Hotels (main sponsor). L’obiettivo del torneo è quello di far conoscere i giovani talenti calcistici alle grandi società italiane e straniere, creando interesse e partecipazione dei tanti osservatori delle società professionistiche.

Organizzato in collaborazione con la Provincia di Lecce e l’Unicef, il torneo vede il coinvolgimento dei Consigli Comunali dei ragazzi dei 19 comuni salentini interessati, per dare vita ad un progetto più ampio che abbraccia oltre allo sport e alla promozione turistica anche l’inclusione sociale. Le squadre partecipanti sono importanti, a partire da quelle straniere: Arsenal, Juventus, Roma, Napoli, Inter, Milan (vincitore del trofeo 2016), Spezia, Sassuolo, Lecce, Sampdoria, Cagliari, Crotone, Siracusa, Tor Tre Teste, Real Casarea, Katanè Soccer, Lucento, ed ancora Nick Bari, Capezzano, Capo di Leuca, Montefiore Gallipoli, Nuova Taras Taranto, Soccer Dream 2000 ed infine Los Aromos (Argentina).

Il torneo si disputerà su diciannove campi del Salento, tra cui Gallipoli, Nardò, Parabita (Heffort Sport Village), Lecce, Castrignano del Capo Lecce, Otranto, e Galatina. Le squadre partecipanti avranno così occasione per conoscere il Salento, attuando quella promozione del territorio così importante in un periodo, quale è considerato questo, di bassa stagione. Appuntamento giovedì 23 febbraio alle 18,00 con la cerimonia di inaugurazione nella sala convegni dell’Eco Resort Le Sirenè. Le partite inizieranno venerdì 24 febbraio con 6 gironi da quattro squadre. Il calendario completo è consultabile sul sito www.trofeocarolihotels.it.

Le semifinali si affronteranno presso la Cittadella dello Sport “Giovanni Paolo II” di Castrignano del Capo; qui si disputerà anche la partitella di calcio femminile con le ragazze della Salento Woman Soccer, anticipo del I° Trofeo Caroli Hotels giovanile femminile che si terra dal 26 al 29 dicembre. La finalissima sarà allo stadio “Bianco” di Gallipoli.

Le gare possono essere seguite in diretta streaming sui canali del Trofeo Caroli Hotels e su http://www.arycom.it/streaming/. Alcuni match possono essere seguiti in diretta da Facebook.

Sprech Agorà Design Martano

Sprech Agorà Design

Sprech Agorà Design, Martano 23-26 febbraio 2017

E’ giunta alla tredicesima edizione Sprech Agorà Design, la manifestazione in programma a Martano presso il Castello Baronale dal 23 al 26 febbraio 2017. A promuoverla, la nota azienda salentina e leader nel settore dell’architettura tessile, Sprech Group, che prendendo le redini dell’evento intende trasformarlo in un incubatore di idee nel settore del design, dell’architettura e della sostenibilità.

Proprio il nome della rassegna rimarca la volontà di realizzare una Piazza (Agorà) dove circolano idee, si sviluppano incontri, si generano occasioni di crescita. Agorà Design intende essere punto di incontro di artigiani, architetti e design, luogo di promozione della creatività e delle risorse territoriali. Il suo obiettivo primario è proprio quello di mettere in relazione gli aspetti estetico funzionali dei materiali tessili con nuovi materiali, nuove tecnologie e nuove manualità. La rassegna prevede spazi espositivi per l’interior design, per l’outdoor design e per il paesaggio urbano. E’ anche stato istituito un Premio per i nuovi progetti nelle sezioni “Living” (progettazione ed esposizione di arredo domestico per interni) e “Garden” (concorso d’idee a premi), lanciato lo scorso dicembre e ora giunto a conclusione.

Il programma prevede quattro giorni intensi di esposizione, workshop, convegni e premiazioni, che vedranno la presenza di ospiti d’eccezione. L’inaugurazione si terrà il 23 febbraio con la presenza, oltre alle autorità locali, di Teresa Bellanova, viceministro dello Sviluppo economico. Presenti inoltre, Stefano Boeri, urbanista di fama internazionale, pluripremiato per il Bosco Verticale di Milano, esempio di edificio residenziale sostenibile e progetto di riforestazione metropolitana. Boeri terrà nella giornata di sabato 25 febbraio, una Lectio Magistralis su ‘Architettura e Idee’; sarà lo stesso a presiedere la premiazione della sezione Garden del concorso Agorà Design 2017. Interverrà alla rassegna anche Novella B. Cappelletti, resposabile di PaysageTopscape, prestigiosa rivista internazionale sul paesaggio contemporaneo, e porterà il suo contributo alla Tavola su ‘Architettura e paesaggio’.

Per ogni informazione è possibile consultare la pagina Facebook dell’evento https://www.facebook.com/sprechagoradesign/

Carnevale di Gallipoli 76° edizione

carnevale di Gallipoli 2017

Carnevale di Gallipoli 76° edizione

Pronti per il carnevale di Gallipoli?

E’ cominciato il Carnevale di Gallipoli, giunto alla sua 76ma edizione. Una straordinaria e spettacolare festa  gallipolina che sa coinvolgere proprio tutti, adulti e bambini. I protagonisti indiscussi della parata sono i grandi carri allegorici, realizzati grazie all’eccezionale maestria dei cartapestai gallipolini.

La splendida manifestazione è curata da “La Fabbrica del Carnevale”, associazione nata nel 2013 con il principale obiettivo di valorizzare il Carnevale di Gallipoli, le sue origini storiche e la sua attuale rilevanza, quale evento di punta del periodo compreso tra Natale e Pasqua in un’ottica di destagionalizzazione turistica.

Seguendo il tema della sfilata, che quest’anno prende il titolo di The colours of Cartoons – i cartoni animati degli anni 80 e 90 – I maestosi carri sono avanzati lungo Corso Roma con una sosta in Piazza Aldo Moro come a prendere simbolicamente possesso della città. I due regnanti  Re Candallino e Sua Maestà Mendula Riccia hanno raggiunto la postazione d’onore e hanno aperto ufficialmente la sfilata.

I carri, le scuole di ballo ed i gruppi mascherati sono sfilati per il Corso Roma tra musica, colore e divertimento. Gli altri appuntamenti del saranno:

  • Domenica 26 febbraio ci sarà la seconda sfilata dei carri allegorici lungo Corso Roma
  • Lunedì 27 febbraio si eseguirà il Concerto di Carnevale, curato dall’Orchestra dell’IISS E. Giannelli di Parabita. In quest’ultima serata sarà presentato ufficialmente l’inno del Carnevale.
  • La premiazione dei gruppi mascherati che hanno partecipato a questa edizione sarà martedì 28 febbraio alle 16,00, partendo da Piazza Aldo Moro. Alle 19,00, infine, l’esibizione di chiusura del Carnevale, con la cerimonia del Campanone, sul sagrato della Chiesa di S. Francesco. Artisti e giocolieri attenderanno i 12 rintocchi di campane che segnano la fine del periodo del Carnevale di Gallipoli e decretano l’inizio della Quaresima.

Quindi Re Candallino e Sua Maestà Mendula Riccia consegneranno le chiavi della città alla Confraternita di S. Maria Immacolata, che le custodiranno fino al Carnevale di Gallipoli successivo.

Carnevale in Puglia, da Gallipoli a Putignano

carnevale in puglia

Carnevale in Puglia: da Gallipoli a Putignano, passando da Manfredonia.

Scopri il carnevale in Puglia, un nuovo modo di conoscere il salento.

Il Carnevale in Puglia è Iniziato ufficialmente con l’accensione del Fuoco di Sant’Antonio, il 17 gennaio, il tempo di Carnevale è il momento più atteso e gioioso dell’anno, ricco di maschere, allegria e buon umore.

Il Carnevale in Puglia vuol dire partecipare a tanti eventi e tradizioni che trasformano le città in un vero e proprio palcoscenico. Splendide sfilate di carri allegorici realizzati in cartapesta attraversano i centri abitati insieme a festosi gruppi e maschere caratteristiche.

Il Carnevale in Puglia più antico è quello di Putignano che risale al 26 dicembre 1394, quando le reliquie di Santo, Stefano, prima custodite a Monopoli, vennero trasferite a Putignano, lontano dalla costa e da possibili razzie.

Secondo la tradizione, durante la processione che accompagnava tali reliquie, i contadini di Putignano impegnati nell’innesto delle viti con la tecnica della propaggine, lasciarono i campi per aggregarsi al corteo ballando, cantando e improvvisando versi satirici in vernacolo.

Quel giorno segnò l’inizio della Festa delle Propaggini, rito che da 622 anni si ripete ogni 26 dicembre e dà l’avvio al Carnevale putignanese, il più antico di Europa.

Dove festeggiare il Carnevale in Puglia?

Il tempo del Carnevale di Putignano  è scandito dal giovedì: in passato era prassi celebrarlo con banchetti e balli, oggi, invece, con la satira dissacrante.

Di settimana in settimana si portano sul palco storie che screditano un gruppo sociale particolare, in un ordine ben preciso: prima i Monsignori, poi preti, le monache, i vedovi, i pazzi, le donne sposate e i cornuti.

Questi appuntamenti sono curati dall’Accademia delle Corna, che esegue il tradizionale quanto goliardico taglio delle corna. Il martedì grasso pone fine al Carnevale: nella città risuonano 365 rintocchi di campana che scacciano via ogni traccia di baldoria e danno inizio alla Quaresima. Non così antiche, ma ugualmente importanti sono le sfilate di Massafra , di Gallipoli  e di Manfredonia  .

Tra bellissime coreografie e coloratissime esibizioni, il Carnevale in Puglia riesce a coinvolgere proprio tutti, grandi e piccini! Non resta, quindi, che goderci questi momenti allegri e festosi, che ci accompagneranno fino al prossimo 28 febbraio!

Cosa fare nel Salento San Valentino – La festa più romantica dell’anno

Salento San Valentino al mare

Salento San Valentino – Le origini della festa degli innamorati

Oggi festeggeremo nel Salento San Valentino, il santo che, per tradizione, è il protettore di tutti coloro che si vogliono bene. La leggenda narra che San Valentino avrebbe aiutato una ragazza cristiana a sposare un centurione romano dopo averlo battezzato. Si narra, inoltre, che abbia aiutato molte coppie a riconciliarsi dopo tanti litigi. Per questi motivi è divenuto patrono degli innamorati. Tuttavia la festa – così come viene intesa oggi – incentrata sullo scambio di messaggi d’amore e regali tra innamorati risale al Medioevo e al circolo letterario inglese da cui ebbe origine l’amor cortese.

È così che, dal biglietto al regalo, dalla cena al viaggio, oggi le iniziative per festeggiare l’amore diventano variegate e stupefacenti, volte a conquistare l’animo del proprio innamorato o a stupirlo con effetti speciali!.

Ecco quindi che, pensando alla splendida cornice salentina, vi proponiamo 5 idee-regalo per celebrare la festa dell’amore!

SCATOLA DI CIOCCOLATINI

Idea tradizionale che non passa mai di moda… Ma perché accontentarsi di un cioccolatino, quando si può conquistare il suo cuore portandola in un meraviglioso negozio di dolciumi, per farlo scegliere a lei? Maglio è una delle cioccolaterie più famose di tutta Italia: si trova a Maglie, in provincia di Lecce, dunque un altra idea per il vostro Salento San Valentino.

Cioccolateria Maglio

CENA ROMANTICA

Una cena romantica a lume di candela? Ottima soluzione, se si cerca il ristorante adatto – non all’ultimo momento – e se si regala un extra menù a sorpresa che conquisti il suo cuore. Il romanticismo arriverà alle stelle, se saprete trovare un posticino sulla costa salentina, a pochi passi dal mare. Nel link troverete una lista di ristoranti che applicano un menù speciale per la ricorrenza di San Valentino!

SalentoVip – Ristoranti

CENTRO BENESSERE

Volete concedervi un pomeriggio di puro relax con il vostro amore? Regalate un pacchetto benessere! Niente di più piacevole! Ecco che potrete scegliere le più belle SPA del Salento e quelle più gettonate su TripAdvisor!

UNA SERATA DEDICATA ALL’ARTE

Se il vostro partner ama l’arte e la cultura perché non trascorrere una serata davvero speciale? Il Must (MUseo STorico della città di Lecce) sarà aperto eccezionalmente per la mostra “Lavori in corso. Corpo Tre. Il percorso della Pittura”, in orario serale sino alle 21. Presentandosi in due alla biglietteria del Must, i visitatori pagheranno un solo biglietto, per la visita guidata al museo e alle collezioni permanenti e temporanee e avranno la possibilità di partecipare a “MUSTMONAMOUR”, un’immersione nel mondo dell’arte e del gusto, E inoltre, prenotando un tavolo riservato tra le opere d’artea lume di candelai visitatori gusteranno bottiglie di prosecco e prelibati aperitivi, preparati dalla Caffetteria del museo, per trascorrere una non convenzionale e soprattutto romantica serata tra dipinti e sculture.

MustMonAmour

UNA SERATA AL TEATRO…

…A vedere una commedia, un cabaret o altro… La sezione eventi di LeccePrima offre tante iniziative dislocate nel territorio salentino, tutte da godere per trascorrere una serata piacevole, anzi… piacevolissima!

Se poi, non vi piace nessuna di queste idee… beh, rimboccatevi le mani! Non vi resta che preparare un delizioso manicaretto per il vostro amore, nella speranza che sia di suo gusto!

Nel Salento San Valentino non manca di offrirvi buone ragioni per divertirvi, Dunque, Buon San Valentino a Tutti!

Cantine Aperte in Puglia – Cosa chiedere

cantine aperte puglia

Cantine Aperte in Puglia – Cosa chiedere

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Cantine Aperte 2016

Il 29 Maggio per gli escursionisti del sapore, interessante manifestazione su tutto il territorio Pugliese ed italiano: Cantine Aperte 2016.

Per la 24° edizione di Cantine Aperte organizzata dal Movimento Turistico del Vino in collaborazione con la Regione Puglia, 55 cantine pugliesi accoglieranno i visitatori per degustare, informare ed abbinare con alcune proposte gastronomiche della zona.

Predisposto un bus per raggiungere le nostre cantine in partenza da Foggia, Trani, bari, Ostuni, Taranto, Lecce (Top Wine Destination) con dieci differenti itinerari.

Cantine e produttori tenteranno di spiegare cosa c’è dentro ogni calice di vino. Bene. Ma noi appassionati, consumatori o curiosi domenicali, cosa vogliamo veramente sapere e chiedere ai produttori in occasione di Cantine Aperte 2016?

Di seguito, alcune brevi definizioni che, superato lo scoglio del prezzo per bottiglia o di resa per ettaro, può informare seriamente sul calice che vorremmo degustare e condividere con i nostri cari.

Il vino è una delle bevande alcoliche più naturali e salutari. Sorprendente però scoprire che la maggior parte dei vini che beviamo ogni giorno, sono stati prodotti utilizzando dalla vigna alla cantina, un mix di componenti chimiche quali fertilizzanti, funghicidi, pesticidi … In vigna tali sostanzi chimiche, sono utilizzate per proteggere le piante da attacchi patogeni e per nutrire il suolo.

Per avere dunque realmente consapevolezza su cosa stiamo acquistando e degustando, occorre fare chiarezza sulle varie classificazioni e su cosa esse significhino.

Spendiamo dunque un po’ di parole per descrivere 3 modi di fare vino:

  • Vino BIOLOGICO
  • Vino da agricoltura BIODINAMICA
  • Vino NATURALE

VINO BIOLOGICO

Per ciò che riguarda questa sezione, è da sottolineare che la certificazione EUROPEA di VINO BIOLOGICO certifica ad oggi solo ed esclusivamente le uve. Senza nessun monitoraggio su ciò che succede in cantina.

Non si ha infatti nessun monitoraggio né sui metodi di produzione (solfiti, lieviti, ecc), né sui sistemi di stoccaggio ed invecchiamento, né tanto meno di imbottigliamento.

Per correttezza, il vino dovrebbe specificare in etichetta non tanto VINO BIOLOGICO, ma vino prodotto con uve biologiche.

VINO BIODINAMICO

Il settore del biodinamico richiede sicuramente grande impegno. Biodinamico non significa solo ridurre le sostanze chimiche durante la coltivazione ed il mantenimento delle vigna, biodinamico significa accostarsi alla coltivazione con un nuovo metodo e nuovi occhi. Un metodo a tutela dell’ ambiente che si presuppone di utilizzare composti e preparazioni biologiche.

Le vigne che seguono le filosofie biodinamiche, sono vigne vive e salutari, tengono conto delle fasi lunari e dei ritmi del sole. Il fondatore di questa filosofia è Rudolph Steiner che ha redatto le regole principali del Biodinamico attorno al 1920.

Utilizzare le pratiche biodinamiche può anche semplicemente significare ridurre l’utilizzo di pesticidi e diserbanti rispetto ai quantitativi classici utilizzati.

Alcuni dei leader  della produzione del vino, stanno convergendo verso tali pratiche, senza necessariamente specificarlo in etichetta. Pensiamo al neozelandese FELTON ROAD, al francese DOMAINE LEFLAIVE (Burgundy), all’alsaziano ZIND_HUMBRECHT.

Per molti tale pratica rappresenta la soluzione per una produzione sostenibile e con certezza possiamo dire che non la vedremmo sempre comunicata e pubblicizzata sulle etichette dei vini che acquistiamo.

La certificazione Biodinamica suona come garanzia di responsabilità ambientale ed i vini prodotti dovrebbero sempre avere un chiaro senso di territorialità (terroir) ed essere qualitativamente eccezionali.

VINO NATURALE

Il vino naturale è decisamente un fenomeno recente, il vino naturale utilizza in vigna le pratiche biologiche o biodinamiche ma elimina totalmente l’uso di sostanze chimiche e la manipolazione lungo tutto il processo di produzione.

La differenza chiave con gli altri tipi di vino è sostanzialmente un basso uso o il NON UTILIZZO di solfiti (SO2).

Vino naturale, ad oggi non è un termine accreditato o legale da un punto di vista burocratico ma si riferisce:

  • all’uso di trattamenti biodinamici per apportare vita al suolo
  • all’uso di trattamenti biodinamici per il raccolto
  • al non utilizzo di zuccheri aggiunti per incrementare l’alcool potenziale
  • al non utilizzo di enzimi aggiuntivi
  • all’utilizzo di lieviti naturali
  • al non utilizzo di sapori e aggiustamenti addizionali (pezzi di legno, polveri che incrementano la tanninicità, rispetto dell’acidità naturale)
  • basso o non utilizzo di solfiti durante la fermentazione o l’affinamento (meno di 20ppm per i bianchi; 10ppm per i rossi)

Essenzialmente: non aggiungere e non prelevare.

Bene, ora siamo pronti per incontrare i nostri produttori.

Cin Cin e buon 29 Maggio 2016 – Cantine Aperte (Puglia)

Luana Lobbene per Turismo Dancardi.Org . Case Vacanza nel Salento

“Cantine Aperte in Puglia – Cosa Chiedere”

#Cantine Aperte #Cantine Aperte in Puglia

Holidays House for Rental

Negroamaro: l’uva nera del Salento

Negroamaro

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Negroamaro

Negroamaro, Negro amaro, Nero amaro, Negramaro e Nigramamro, Lagrima o Porcinara

 

Negroamamro, siamo in Salento. Puglia. Tra le dolci distese di ulivi e terra rossa, immancabile da secoli la presenza di una delle piante più famose del territorio. Oggi sul Red Carpet del panorama enologico internazionale, ma la storia di questa uva salentina inizia come umile uva da taglio e come uva per produrre un vino rustico per il consumo locale.

Nera, dagli acini tondeggianti e gonfi come olive, nel periodo di completa maturazione, la polpa molto succosa tende a fuoriuscire dalla buccia e sembra lacrimare, da qui infatti l’antico nome lacrima (o lagrima).

Il nome comunque, Negroamaro pare derivare da due parole: niger (dal latino, nero) e mauros (dal greco, nero) ed ambedue indicano e rafforzano la caratteristica cromatica di questo vitigno fortemente legato al territorio.

Il Negroamaro inizia la sua gavetta nel lontano ‘800 con le esportazioni francesi e subito dopo l’Unità d’Italia verso il mercato settentrionale. Per stappare le prime bottiglie di Negroamaro dobbiamo attendere gli anni ’20 quando la casa Conti Zecca di Leverano, realizzò un rosso del Salento chiamato Saraceno. 1943 è datata la prima bottiglia di Negroamaro rosato con i de Castris.

Il Negroamaro oggi presenzia sul mercato sotto varie forme: vini da taglio, rosati, spumanti bianchi e rosè, novelli, rossi giovani ed immediati, rossi secchi di gran corpo, rossi in blend con altre varietà, rossi dolci naturali.

Immancabile dunque, in vacanza nel Salento, una capatina in una delle tante cantine e cooperative per assaggiare ed apprezzare i diversi stili e proposte di questa uva made in Salento.

Aspettatevi un vino limpido e bello, complesso al naso anche se giovane. Elegante ed equilibrato, ricercato nelle sue versioni vintage e d’annata.

Per finire, un unico consiglio: prendete le distanze dai Negroamaro di facile beva, pensati e prodotti per un palato “internazionale”. Negroamaro vuol dire Salento e, che vi troviate o meno di fronte a vini di pregio, dovrà immancabilmente esprimere una chiara ed inconfutabile identità territoriale.

 

“Nunc est bibendum scrisse il grande Orazio

Al poetar ormai non c’è più spazio.

Si versi, dunque, il Negroamaro con delizia

Per cementar l’amore e l’amicizia. “

Nicola Baldassarre

 

Luana Lobbene (per Turismo Dancardi . Case Vacanza Salento)

Madonna dell’Alto Mare, la collina “felliniana”

madonna dell'alto mare alliste

Madonna dell’Alto Mare, la collina “felliniana”

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Felline – Madonna dell’Alto Mare

Madonna dell’Alto Mare. Felline, frazione di Alliste. La prima domenica dopo Pasqua, si celebra la Madonna dell’Alto Mare.

La tradizione narra di un marinaio devoto che, scampato ad un bufera in mare, decise di erigere tre Cappelle sui promontori del territorio: Chiesetta dell’Alto Mare di Felline, la Campana di Casarano e il Casale di Ugento.

Pare che il marinaio si trovasse nei pressi del Mar Ionio e vedendosi in difficoltà a causa della tempesta, invocò la Madonna dell’Alto Mare che gli apparse con un’ancora in mano e lo salvò. Nella Domenica in Albis, nella prima domenica cioè dopo Pasqua, i fedeli di Felline e dei paesi vicini ricordano la circostanza con un’avventurosa processione.

La mattina della domenica infatti, presa a braccio la statua della Madonna dell’Alto Mare, i fedeli percorrono un’irpida* salita sterrata sino alla Chiesetta sulla collina a 3 chilometri da Felline, rappresentante l’ultimo promontorio delle Murge. Celebrati i riti e le procedure religiose del caso, tra picnic, scampagnate e bancarelle, la statua della Madonna dell’Alto Mare viene trasportata faticosamente in notturna percorrendo in discesa il sentiero tra gli ulivi. All’entrata del paese, un’altra statua portata a braccio da una piccola processione, attende la Madonna dell’Alto Mare; è un Sant’Antonio da Padova con bambino. Riunite le statue, il rito prosegue tra le strade del paese sino alla stupenda Chiesa di S. Leucio a Felline.

La piccola chiesetta sulla collina, ritorna così protagonista del silenzio rurale delle campagne, così come i suoi affreschi risalenti alla fine del ‘500. Il primo affresco ubicato sul fronte rappresenta una Trinità (Dio Padre, il Cristo Crocifisso, la Colomba), costruito scenograficamente all’interno di un finto altare. Il secondo affresco, sulla destra per chi entra nella chiesetta, è la Vergine dell’Alto Mare seduta con un in braccio un bambino benedicente. A lato dell’immagine ritraente la Madonna, i committenti dell’opera (feudataria di Felline Porzia Tolomei).

I restauri hanno portato alla luce uno secondo livello dell’affresco risalente al XV secolo ed eliminato invece il Sant’Antonio da Padova sulla parete sinistra della chiesetta (pare perché di scarso pregio artistico).

Interessante e suggestiva la presenza dei disegni a carboncino vicino all’entrata ad opera di persone che dovevano imbarcarsi o che avessero rapporti con il mare  (datati tra il XV secolo ed il 1577).

L’iscrizione a carboncino sempre in prossimità dell’entrata, sembra urlare una dedica chiara e precisa e ci dà appuntamento al prossimo anno con la Madonna dell’Alto Mare.

alla Matonna te …

Felline, 3 Aprile 2016

Luana Lobbene per TurismoDancardi.org

 

*irpida = stradina di campagna scoscesa tra i rovi.  Sin. Irto, ispide