BTM Puglia 2017, dal Turismo ricreativo a quello esperenziale

Appuntamenti Btm Puglia 2017

Appuntamenti BTM Puglia 2017

Anche quest’anno dunque, gli operatori si danno appuntamento alla BTM Puglia, nell’affascinate cornice del Castello Carlo V a Lecce per comunicare ed apprendere le ultime novità del settore.

 

Come ci hanno insegnato alla BTM Puglia 2016, viaggiare probabilmente è il miglior modo di fare vacanza. Un break dagli impegni, dalle incombenze quotidiane e dal formalismo della società. Viaggiare per mare, viaggiare per monti, viaggiare viaggiare.

Il turismo è un fenomeno che sicuramente coinvolge molte professionalità: ma l’accoglienza è arte pura, metodologia sempre in guerra tra l’affermazione di identità societaria e la scoperta del nuovo.

Sicuramente il viaggiatore, il vacanziero, l’habitué della gita fuori porta, ha oggi nuovi strumenti multimediali che se da un lato lo avvicinano alla meta e ai servizi offerti, dall’altro hanno l’inconveniente di pre-confezionare un momento della propria esistenza che potrebbe essere destrutturato e pertanto rigenerante.

Divagare eticamente sul fenomeno del turismo, necessiterebbe un buon ascoltatore. Fare turismo, essere un operatore di questo settore, significa invece mettere la propria professionalità al servizio del viaggiatore.

In questo contesto, anche in Puglia, gli operatori del settore hanno trovato uno spazio, un contenitore per scambiare le proprie idee e aggiornarne le proprie competenze a servizio del crescente appeal che la nostra terra ha e sta avendo nell’ultimo decennio.

Anche quest’anno dunque, gli operatori si danno appuntamento alla BTM Puglia 2017, nell’affascinate cornice del Castello Carlo V a Lecce per comunicare ed apprendere le ultime novità del settore.

L’evento è organizzato dall’Agenzia di Comunicazione Password AD e propone un denso calendario di convegni orizzontali, conferenze, esposizioni ed incontri più strutturati per le esigenze degli addetti turistici che vorranno accrescere le proprie competenze.

Alla BTM Puglia anche quest’anno saranno presenti albergatori, ristoratori, blogger ed influencer, agenti di viaggio, aziende di marketing e comunicazione che, avvelendosi della collaborazione di speaker professionisti della formazione turistica, digital e social, web marketing, revenue management proveranno a raccontare cosa accade di bello e di nuovo nel settore turistico.

Una tre giorni densa di appuntamenti per conoscersi anche grazie a quello che, noi di Turismo Dancardi, chiamiamo il Turismo di Pancia, il viaggiatore cioè che si nutre (e questa volta non in senso letterale) del luogo che visita, assaporando storie, tradizione e prelibatezze in via di estinzione.

Di seguito il link al sito ufficiale della manifestazione. QUI invece il programma, per non perdere l’occasione di fare rete, di apprendere e  migliorarsi.

Dal nostro punto di vista, turismo di pancia a parte, siamo d’accordo con Cohen, quando ci parla dei vari significati che il turismo può assumere.

  • C’è Turismo Ricreativo
  • quello d’evasione
  • il Turismo Esperienziale
  • il Turismo Sperimentale
  • e c’è quello che Cohen definisce il Turismo Esistenziale

Ci auguriamo che il brand Salento, possa col tempo come in passato, non solo rappresentare una meta del turismo vacanziero e d’evasione, ma un modello di turismo per tutti coloro che ricercano nella vita degli altri, nelle altre società e nelle altre culture  “il proprio centro” perchè  “non sono più capaci di condurre una vita autentica in patria” (cit. E. Cohen).

Per il resto, buona BTM Puglia 2017, buon Castello Carlo V e buona Lecce. Sempre affascinate all’imbrunire!

Btm 2017 www.btmpuglia.it/

Cantine Aperte in Puglia – Cosa chiedere

cantine aperte puglia

Cantine Aperte in Puglia – Cosa chiedere

[cml_media_alt id='68204']Cantine Aperte 2016[/cml_media_alt]

Cantine Aperte 2016

Il 29 Maggio per gli escursionisti del sapore, interessante manifestazione su tutto il territorio Pugliese ed italiano: Cantine Aperte 2016.

Per la 24° edizione di Cantine Aperte organizzata dal Movimento Turistico del Vino in collaborazione con la Regione Puglia, 55 cantine pugliesi accoglieranno i visitatori per degustare, informare ed abbinare con alcune proposte gastronomiche della zona.

Predisposto un bus per raggiungere le nostre cantine in partenza da Foggia, Trani, bari, Ostuni, Taranto, Lecce (Top Wine Destination) con dieci differenti itinerari.

Cantine e produttori tenteranno di spiegare cosa c’è dentro ogni calice di vino. Bene. Ma noi appassionati, consumatori o curiosi domenicali, cosa vogliamo veramente sapere e chiedere ai produttori in occasione di Cantine Aperte 2016?

Di seguito, alcune brevi definizioni che, superato lo scoglio del prezzo per bottiglia o di resa per ettaro, può informare seriamente sul calice che vorremmo degustare e condividere con i nostri cari.

Il vino è una delle bevande alcoliche più naturali e salutari. Sorprendente però scoprire che la maggior parte dei vini che beviamo ogni giorno, sono stati prodotti utilizzando dalla vigna alla cantina, un mix di componenti chimiche quali fertilizzanti, funghicidi, pesticidi … In vigna tali sostanzi chimiche, sono utilizzate per proteggere le piante da attacchi patogeni e per nutrire il suolo.

Per avere dunque realmente consapevolezza su cosa stiamo acquistando e degustando, occorre fare chiarezza sulle varie classificazioni e su cosa esse significhino.

Spendiamo dunque un po’ di parole per descrivere 3 modi di fare vino:

  • Vino BIOLOGICO
  • Vino da agricoltura BIODINAMICA
  • Vino NATURALE

VINO BIOLOGICO

Per ciò che riguarda questa sezione, è da sottolineare che la certificazione EUROPEA di VINO BIOLOGICO certifica ad oggi solo ed esclusivamente le uve. Senza nessun monitoraggio su ciò che succede in cantina.

Non si ha infatti nessun monitoraggio né sui metodi di produzione (solfiti, lieviti, ecc), né sui sistemi di stoccaggio ed invecchiamento, né tanto meno di imbottigliamento.

Per correttezza, il vino dovrebbe specificare in etichetta non tanto VINO BIOLOGICO, ma vino prodotto con uve biologiche.

VINO BIODINAMICO

Il settore del biodinamico richiede sicuramente grande impegno. Biodinamico non significa solo ridurre le sostanze chimiche durante la coltivazione ed il mantenimento delle vigna, biodinamico significa accostarsi alla coltivazione con un nuovo metodo e nuovi occhi. Un metodo a tutela dell’ ambiente che si presuppone di utilizzare composti e preparazioni biologiche.

Le vigne che seguono le filosofie biodinamiche, sono vigne vive e salutari, tengono conto delle fasi lunari e dei ritmi del sole. Il fondatore di questa filosofia è Rudolph Steiner che ha redatto le regole principali del Biodinamico attorno al 1920.

Utilizzare le pratiche biodinamiche può anche semplicemente significare ridurre l’utilizzo di pesticidi e diserbanti rispetto ai quantitativi classici utilizzati.

Alcuni dei leader  della produzione del vino, stanno convergendo verso tali pratiche, senza necessariamente specificarlo in etichetta. Pensiamo al neozelandese FELTON ROAD, al francese DOMAINE LEFLAIVE (Burgundy), all’alsaziano ZIND_HUMBRECHT.

Per molti tale pratica rappresenta la soluzione per una produzione sostenibile e con certezza possiamo dire che non la vedremmo sempre comunicata e pubblicizzata sulle etichette dei vini che acquistiamo.

La certificazione Biodinamica suona come garanzia di responsabilità ambientale ed i vini prodotti dovrebbero sempre avere un chiaro senso di territorialità (terroir) ed essere qualitativamente eccezionali.

VINO NATURALE

Il vino naturale è decisamente un fenomeno recente, il vino naturale utilizza in vigna le pratiche biologiche o biodinamiche ma elimina totalmente l’uso di sostanze chimiche e la manipolazione lungo tutto il processo di produzione.

La differenza chiave con gli altri tipi di vino è sostanzialmente un basso uso o il NON UTILIZZO di solfiti (SO2).

Vino naturale, ad oggi non è un termine accreditato o legale da un punto di vista burocratico ma si riferisce:

  • all’uso di trattamenti biodinamici per apportare vita al suolo
  • all’uso di trattamenti biodinamici per il raccolto
  • al non utilizzo di zuccheri aggiunti per incrementare l’alcool potenziale
  • al non utilizzo di enzimi aggiuntivi
  • all’utilizzo di lieviti naturali
  • al non utilizzo di sapori e aggiustamenti addizionali (pezzi di legno, polveri che incrementano la tanninicità, rispetto dell’acidità naturale)
  • basso o non utilizzo di solfiti durante la fermentazione o l’affinamento (meno di 20ppm per i bianchi; 10ppm per i rossi)

Essenzialmente: non aggiungere e non prelevare.

Bene, ora siamo pronti per incontrare i nostri produttori.

Cin Cin e buon 29 Maggio 2016 – Cantine Aperte (Puglia)

Luana Lobbene per Turismo Dancardi.Org . Case Vacanza nel Salento

“Cantine Aperte in Puglia – Cosa Chiedere”

#Cantine Aperte #Cantine Aperte in Puglia

Holidays House for Rental

Frantoio Ipogeo di Spongano e il Barone Bacile

Frantoio Ipogeo Spongano - G. Manfredini
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Frantoio Ipogeo Spongano – G. Manfredini

Frantoio Ipogeo. Comune di Spongano. Scendendo in direzione sud-est da Lecce, approdiamo nel centro della cittadina.

Siamo curiosi di esplorare il frantoio ipogeo del Comune di Spongano, appartenuto e appartenente alla famiglia Bacile.

Il nome del Barone Filippo Bacile di Castiglione (1827-1911), discendente da una famiglia aristocratica originaria delle Marche, è certamente legato allo sviluppo socio-culturale del Salento.

Al Barone Bacile, imprenditore, politico e storico italiano, si deve la realizzazione della Ferrovia Maglie-Gagliano del Capo-Gallipoli che finanziò a sue spese.

Il Barone Bacile, lo studioso di araldica, sintetizzò ed elaborò circa mille stemmi gentilizi.

Al Barone Filippo Bacile imprenditore, si devono importanti innovazioni nella produzione dell’olio di oliva e nello sviluppo dell’industria olearia.

Precedendo ed accompagnando i visitatori alla santa Pasqua, nei giorni 24-25 e 26 Marzo 2016, i discendenti del barone presentano la superba ristrutturazione di questo straordinario frantoio ipogeo con una “grafica” allettante quanto intelligentemente irriverente verso secoli di lavoro in frantoi angusti e maleodoranti.

L’evento è stato inaugurato nel memoriale del Venerdì Santo, giorno in cui la Chiesa celebra “l’Azione liturgica della Passione del Signore in preparazione della resurrezione” .

Nei locali ampi ed illuminati del frantoio ipogeo, le opere di Giovanni Manfredini in Le tre Crocefissioni. Un’invito alla riflessione ed un omaggio culturale della famiglia Basile.

L’iniziativa, promossa da Fabio Bacile di Castiglione, con il patrocinio della Provincia di Lecce e dell’Assessore all’Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia, vede anche la partecipazione del FAI, Fondo Ambientale Italiano-Delegazione di Lecce, ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Spongano, la Proloco locale e l’Unione dei Comuni Spongano-Diso-Andrano.

Il frantoio ipogeo di Palazzo Bacile di Castiglione è stato inoltre dichiarato d’interesse storico-artistico dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per la provincia di Lecce: “utilizzato come frantoio a partire dal XVII secolo fino alla metà degli anni Cinquanta del Novecento, è il primo nel Basso Salento dedicato alla produzione “industriale” di olio alimentare”.

 

 

Frantoio Ipogeo – Palazzo Bacile

Piazza Bacile, 73038 Spongano (Lecce)

MANIFATTURE KNOS – La Lecce che non ti aspetti

manifatture knos

Manifatture KNOS

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Manifatture KNOS

Immagina un edificio industriale abbandonato, periferico al barocco Leccese da cartolina. Immaginalo nel cuore di un complesso edilizio popolare. Immagina la vecchia scuola di formazione nella quale apprendisti metalmeccanici acquisivano le tecniche del mestiere.

Da un progetto di riqualificazione urbana, nascono nel 2007 le nuove Manifatture KNOS. Un sogno  condiviso che ha coinvolto cittadini, artisti e professionisti; le Manifatture KNOS ospitano oggi una molteplicità di discipline ed eventi all’avanguardia.

Teatro, danza, musica, editoria, arti applicate design, arte contemporanea. Dal 2010 finiti cioè i due anni della ristrutturazione, Manifatture KNOS significano soprattutto CINEMA. Presso la sede delle Manifatture è presente, grazie al coordinamento dell’APULIA FILM COMMISSION, il CINEPORTO della città di Lecce. Un polo culturale in grado di ospitare e gestire prodotti e servizi destinati alle produzioni cinematografiche ed audiovisive.

Dal profondo Sud, le Manifatture KNOS ed il CINEPORTO della Citta di Lecce, aprono le porte a produzioni, maestranze ed artisti offrendo un sostegno logistico importante per collaborazioni culturali di respiro internazionale. Marsiglia, Parigi, Kyoto, Santiago del Cile, Jaffa: un quartiere all’allargato che trova nel radicamento e nelle tradizioni della propria terra, la causa e l’origine della creazione di relazioni nazionali ed internazionali.

Nella vita quotidiana, le Manifatture Knos rappresentano un punto di riferimento per cineforum, corsi di ballo, G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale), sport e fitness e molte altre iniziative.

Nei suoi 4000m2 lo SPAZIO K garantisce connessione wi-fi alimentato interamente a pannelli solari ed ancora una biblioteca, una sala prove per musicisti, una radio popolare (Radio Popolare Salento), un teatro, una ciclofficina; idee e collaborazioni sempre aperte, attuali e senza tempo.

All’uscita, nel parcheggio, ci sembra di ascoltare le parole di Bill Viola nei suoi studi sulle “immagini del tempo”:

I fatti si svolgevano dall’interno all’esterno, non dal basso in alto. Cominciai a pensare alla crescita umana, alla mia stessa vita, nello stesso modo: le idee possono crescere anch’esse (…) la loro espressione in immagini (…) le immagini sono cose viventi devono tutte avere in comune la stessa struttura. La Storia tutta uscì dall’ordine sequenziale, procedendo sia nel passato che nel futuro”. (Viola 1993 p. 53)

MANIFATTURE KNOS a Lecce

via Vecchia Frigole, 34 – 0832 39 48 73

www.manifattureknos.org

 

 

 

 

Teatro salentino D.O.C.G.

Teatro in Salento

Il teatro salentino D.O.C.G. Neo-classica serata a teatro

 

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Caligola, Albert Camus 

Se siete nel Salento, che ci risediate, transitate per affari o che ci soggiorniate, vi suggeriamo una capatina a teatro. Molti gli stili architettonici che accolgono le gesta degli artisti pugliesi: dal cinema-teatro del piccolo borgo, al suggestivo e centralissimo anfiteatro di Lecce a piazza Sant’Oronzo, ai balconatissimi e più classici teatri presenti sul territorio della provincia, al teatro di quartiere delle cittadine più popolose. Superato lo scoglio del contenitore, svariate le performance alle quali si può assistere.

Importantissimo vademecum per scovare la serata che più vi aggrada, divenuto ormai la bibbia delle consultazioni (eventi, sagre, riti religiosi, ecc): Qui Salento, simpatico magazine a cadenza mensile dal costo di € 2,50.

Grazie a Qui Salento, scopriamo la Compagnia di Salvatore Della Villa, attore e regista, in scena con Caligola di Albert Camus.

L’intreccio delle vicende personali dell’imperatore Caligola si riversano sull’agire politico imponendo il proprio status emozionale. Non sappiamo molto delle avventure puramente storiche dell’imperatore, né ci siamo mai imbattuti negli scritti di Albert Camus al di fuori di qualche citazione sui diari al liceo, ma Salvatore Della Villa riscrive la narrazione e la presenta al pubblico presente in sala con un mix di diverse tecniche. Il teatro si fa moderno, ingloba il linguaggio cinematografico, la prossemica della sociologia, la pornografia della relazione, la ritmicità del suono-azione, il format del delirio di onnipotenza, la plasticità delle caduca sicurezza architettonica.

Le geometrie sceniche di origine squisitamente classiche sanciscono infine la scena teatrale, abilmente raccontate da una compagnia 100% pugliese (musiche comprese).

Se per Sartre l’Assurdo è la gratuità dell’esistenza, alla quale si può reagire solo con l’auto-inganno della malafede (A.Pigliaru, “Il Teatro dell’Assurdo. Huis Clos di J. P. Sartre “, XÁOS. Giornale di confine, n.1 2002), per Camus l’Assurdo è uno stare sempre presenti a se stessi.”

Geniale! C’eravamo.

Luana Lobbene (IndieSalento per Turismo Dancardi)

Ricette del Salento: 9 piatti da Provare

ricette del salento, fave e cicoria

Ricette del Salento: 9 piatti da Provare

ricette del salento, fave e cicoria

fave e cicoria

La vacanza nel Salento, non è una semplice vacanza, è un’occasione per aprire il proprio palato a nuovi e gusti e pietanze, di seguito 9 ricette del salento da provare

I viaggiatori che incontriamo, ci chiedono spesso dove andare a mangiare. Oggi, vorremmo consigliarvi non tanto dove (se villeggi in casa vacanza, hai tutto l’occorrente che ti serve), ma cosa: i 9 piatti da provare quando sei in vacanza nel Salento.

  • Molto comune nei ristorantini tipici, iniziare il pasto con delle pittule, tecnicamente delle frittelle di pasta lievitata. La tradizione le abbina a del vin cotto. Le pittule alla gallipolina invece sono decisamente più gustose, arricchite con gamberetti e piccoli altri molluschi e frutti di mare, capperi, prezzemolo.

 

  • Con delle belle patate Siegliende o Patate di Galatina possiamo preparare una gustosissima teglia di un altro bel piatto della tradizione salentina: riso, patate e cozze. Leggero, ottimo appena sfornato, a temperatura ambiente è ideale come antipasto. Si prepara la forno e non ha bisogno di soffritto. Un’accortezza, spazzolare bene il guscio delle cozze.

 

  • Veramente sfizioso purè di Fave e cicorie selvatiche. Piatto povero ma completo sotto il profilo nutrizionale. Ne esistono molte varianti. Molti preferiscono un purè di fave gustoso, altri più basico e vellutato. Molte le ricette che potete sperimentare per la preparazione di questo piatto. Personalmente, la fase più antipatica è la pulitura delle cicorie selvatiche. Ne ripaga il gusto genuino a tutto tondo di questo bel piatto.

La vacanza nel Salento può rivelarsi un momento per congiungersi e scoprire nuovi sapori. Mai sentito parlare di ricci di mare?

  • Amanti dei piatti veloci ma ricchi di gusto? Spaghettata ai ricci di mare. Meglio se in bianco, il pomodoro copre la delicata dolcezza di questo frutto del mare. Soffrittino semplice aglio e prezzemolo e un vasetto di ricci freschi già pronti (Gallipoli quindi è la vostra meta). INDIMENTICABILE

A proposito, siete in vacanza nel Salento e volete sperimentare l’ebbrezza del raccogliere le vostre cicorine selvatiche? Niente di più facile. Vi basterà chiedere in giro per i campi. Con la dovuta gentilezza, potrete imparare a riconoscere in pochi minuti tra le 5 e le 7 erbe selvatiche altamente commestibili.

  • Pronti per un bel piatto di orecchiette alle cime di rapa? Da sconsigliare i preparati, ingredienti rigorosamente freschi con un bel bicchiere di rosato. Un primo per veri maci!

 

  • Altra bella proposta gastronomica del territorio è un bel piatto di pezzetti di cavallo al sugo. Lunga e lenta la preparazione per preservare la struttura morbida dei pezzetti di cavallo. Ma il vero segreto, rimane una buona passata di pomodoro.

 

  • Un classico nei ristoranti di lusso: gamberoni rossi di Gallipoli al sale innaffiati di olio extra vergine di oliva. Non aggiungerei molto su questo semplice ed elegante piatto. La sola raccomandazione è la giusta cottura dei gamberi. Troppo cotti risulterebbe blasfemo. A buon intenditor, qualche sorso di vino bianco fresco fresco.

 

  • Non proprio un piatto della tradizione culinaria da spiaggia, la ciurleddha, a che dicono gli avi, era la colazione degli inverni freddi che preparava gli uomini e le donne alle fatiche della campagna. Un brodino di verdure al quale si accostava del pane raffermo. Bontà unica, anche d’estate.

Ed ora l’ultima delle ricette del salento, la pitta di patate

  • Pitta di patate. Un bel piatto della tradizione contadina, ottimo come aperitivo, ideale come primo, sfizioso come secondo arricchito con tonno e cipolle. Ideale per l’estate, da portare al mare. Cos’è? Due strati di composto di purè di patate farcito con pomodoro, cipolle e origano. E’ paragonabile ad una lasagna al forno, o al più classico gateau di patate. L’ingrediente base è la patata che dev’essere una patata Sieglinde o patata di Galatina: deliziosa DOP a pasta gialla “dal sapore delicato, eccellente per insalata, cottura a vapore gratinata, al forno e purè.”

 

Queste sono, secondo noi le nove ricette del salento da provare, durante una vacanza nel Salento. Facci sapere cosa ne pensi! info@turismodancardi.org info@case-vacanza-salento.org

Vacanza per single nel Salento, parola d’ordine Costa Ionica

vacanza per single nel salento

Vacanza per single nel Salento

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Hai viaggiato amorevolmente in coppia, hai provato l’ebbrezza di un entusiasmante vacanza con il tuo gruppo di amici ed oggi sei single e vorresti pianificare una bella vacanza per single nel Salento.

Bene, da dove cominciare.

Territorio d’appeal, facilmente decifrabile nella sua toponomastica, promontori quasi totalmente inesistenti.

La vacanza relax, tutta mare, spiagge e crema dopo doposole possiamo ormai ritenerla un classico. Lidi attrezzati e scorci più rurali: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Occasioni d’incontro possono essere ricercate presso apposite strutture (pub, caffè, ecc) o pianificate. Una connessione ad internet in loco pertanto risulta essenziale.

Altro modo di soggiornare in questo lembo di terra nel sud della Puglia da single, è optare per una vacanza “on the road” esattamente una vacanza per single nel salento. Scelto e prenotato il punto d’appoggio, il tuo nido, è fondamentale la scelta del mezzo di spostamento in modo tale da scrivere e costruire il tuo tragitto. La Costa Ionica offre molti scorci interessanti sia in termini di spiagge, lidi attrezzati, calette, scogliere affascinanti, scoglio basso e praticabile.

Allontanandoci dalla costa, sempre accompagnati da strade dalle pendenze gentili, il Salento più tipico e autentico. Barocco, liberty, antiche e lungimiranti tradizioni architettoniche e urbanistiche. Il fascino dell’atmosfera rurale delle campagne resiste ancora, sia che tu sia in moto, macchina, o bicicletta. Visitare il Salento con mezzi pubblici, come il Salento in bus è consigliato solo in piena estate, quando sono reperibili tali servizi. Ottima e variegata l’offerta di escursioni a piedi con le tante associazioni che propongono tutto l’anno gite trekking culturali, enogastronomiche, rurali, sportive e di intrattenimento.

Se sei amante dello sport, altra bella proposta per la tua vacanza da single, è sicuramente una vacanza a cavallo. Lezioni individuali e lunghe passeggiate sulla spiaggia o tra le riserve ed i parchi protetti salentini. Se almeno una volta hai sognato anche tu questo, abbiate solo l’accortezza di essere realistici (evitando pertanto i periodi di altissima stagione) ed affidatevi con fiducia alle realtà che propongono questi servizi.

Un consiglio per una casa vacanza per single potrebbe essere di certo Sole Rosso, un comodo monolocale vista mare situato a 400 metri da una bellissima passeggiata, meta di sportivi, amanti della natura e di incontri occasionali.

Questo è il luogo per te, trascorri una vacanza per single nel salento con noi!