Madonnaro Verticale: a Racale

Madonnaro
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Madonnaro

C’era una volta il madonnaro, artista della strada dedito alla rappresentazione di frammenti religiosi sull’asfalto. Presenza costante durante le feste patronali, le performance pittoriche regalavano e regalano ai passanti prospettive multidimensionali sul rapporto Uomo- Sacro.

Il madonnaro classico propone figure consolidate dell’immaginario religioso cristiano. Transitorie e friabili nella sua materialità; il gessetto infatti, strumento nonché mezzo di espressione, è predisposto per riproduzioni di breve durata.

Puglia e Lombardia sono le uniche regioni italiane che hanno deciso di tutelare legalmente la figura del madonnaro e degli artisti di strada in generale.

Da qualche anno a Racale, piccola cittadina della Provincia di Lecce, si fa letteralmente strada un’altro genere di artista “di strada”. Un Madonnaro Verticale oseremmo. Del madonnaro classico trattiene il gesto iconografico del segno-racconto, ma si inserisce nel contesto urbano del piccolo centro del Sud Salento utilizzando un linguaggio grafico alquanto suggestivo.

Il Madonaro Verticale che risponde al nome di OZMO alias Gionata Gesi,  artista toscano chiamato ad interpretare un progetto di arte pubblica e riqualificazione urbana, utilizza il cemento come tela, il muro, il mattone come rottura dall’appiattimento urbano proponendo scenari illustrativi al contempo classici come il Madonnaro e POP (popolari) come il writer, colui che fa graffiti. E’ decoratore quanto le immagini si presentano all’esterno delle mura di abitazioni civili, è un’io narrante quando la cronaca della forma gioca con la periferia.

Come un Madonnaro utilizza la tematica del San Sebastiano, santissimo patrono della cittadina ma lo griffa, abbigliandolo con dell’intimo alla moda. Come un Madonnaro ancora utilizza corpi per stimolare ad una religiosità più profonda, quella del sociale, ad una comunione eucaristica con una patria fragile, nuda quandanche raggiante.

Le Opere Verticali  realizzate con la collaborazione di Viavai Project e con il supporto del Comune di Racale, suggeriscono rispetto al Madonnaro storico, letture decisamente più tecnologiche, fermamente meno consumistiche, straordinariamente autentiche.

 

Luana Lobbene (IndieSalento per Turismo Dancardi)